Non è la ricetta del più famoso Amor Polenta Bergamo, dello stesso autore, ma quella del suo fratello piccino e un pò sfigato presente nello stesso libro, qualche pagina più avanti, col titolo quasi uguale.
Chissà come mai, povero dolcino, nessuno se lo fila.
In internet ho trovato milioni di ricette della sua versione ricca… e nessuna di questa.
Invece, io che ho l’animo della crocerossina e adoro l’Amor Polenta, gli ho dato una chance.
E ho fatto pure bene!
Se, quindi, questo dolce piace pure a voi ma vi spaventa cimentarvi con una lista ingredienti lunghissima, provate questa versione più friendly…
Amor polenta di Gianni Pina
pe 2 teglie da 20cm
100g tuorli
125g uova
225g zucchero
50g nocciole tostate
85g mandorle
90g farina 00 (io Mix per dolci Nutrifree)
75g farina di mais
200g burro chiarificato (io ne no messi 100g, come indicato nelle note)
1 bacca di vaniglia
100g mandorle filettate
Montare le uova con lo zucchero finchè diventano chiare e spumose.
Aggiungere gradualmente anche i tuorli e i semini estratti dalla bacca di vaniglia.
Mentre il composto continua a montare, frullare insieme le nocciole e le mandorle fino ad ottenere una farina sottile, da miscelare insieme alla farina 00 e alla farina di mais.
Amalgamare delicatamente le farine al composto di uova e da ultimo aggiungere il burro chiarificato, fatto sciogliere e raffreddare.
Imburrare e infarinare le due teglie, versare il composto e cuocere in forno a 180° per circa 35 minuti.
Note
- Ho notato una discordanza, nel libro, tra la quantità di burro chiarificato presente tra gli ingredienti e quello che poi lui indica nel procedimento. Tra gli ingredienti sono elencati 200g di burro. Nel procedimento, invece, lui dice di prepararne 100g. Io ne ho messi 100g e il dolce è venuto buono.
- Il burro chiarificato si trova ormai un pò ovunque nel banco frigo dei supermercati. Il mio è della Prealpi e l’ho trovato alla Conad. Se voleste farlo da voi, si procede così:
“Mettere il burro in un pentolino e farlo sciogliere a bagnomaria per circa 10/15 minuti, senza mai farlo bollire. Una volta fuso, affiora una schiuma, costituita da caseina ed altre impurità (sono queste che bruciano a basse temperature, rendendo il burro indigesto). A questo punto il burro acquista una limpidezza simile a quella dell’olio. Asportare la schiuma con un cucchiaio oppure filtrandolo con un colino a trama fitta facendo attenzione a non smuovere il deposito sul fondo. Ora avete ottenuto un burro chiarificato. ”
Da 500g di burro si ottengono circa 300g di burro chiarificato.
Potete poi usare normalmente questo burro in cucina col vantaggio, rispetto a quello normale, di avere ottenuto un prodotto col punto di fumo più alto.
Quindi, potrete usarlo insieme o in alternativa all’olio anche per friggere.
Con questa ricetta partecipo al contest Testa con noi, del Cakes Lab Test&Taste
P.S. Ho appena riletto quello che ho scritto…. trattasi di un post delirante. Abbiate pazienza, ormai sono andata!
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Deliziosa interpretazione..complimenti cara e felice settimana <3
Grazie, zia Consu.
Buona settimana anche a te!
no non mi spaventa anche perché credo che qualsiasi versione si faccia sia un dolce rustico e buono!da provare sicuramente!
Anche io ho comprato il libro di Giovanni Pina e molte volte mi sono soffermata su questa ricetta..complimenti!
Grazie mille.. Benvenuta 🙂