Halloween – La vigilia di Ognissanti

27

Adoro le storie.

Soprattutto quelle che si perdono nella notte dei tempi, in cui i confini tra il mito e la realtà si confondono e tutto sembra plausibile.

Per esempio, lo sapevate che la festa di Halloween non nasce affatto in America?

Essa affonda le sue radici nella tradizione celtica, un’antichissima popolazione che si stabilì nell’Europa centrale diversi secoli prima della nascita di Cristo.

Una tradizione fatta di miti, di leggende e di rituali comuni a tutte le culture contadine di ogni secolo e di ogni latitudine, con lo scorrere del tempo scandito dai cicli lunari e dall’avvicendarsi delle stagioni, dalla semina, dalla mietitura e dai raccolti.

Nella civiltà celtica Imbolc, la lattazione degli agnelli, segnava l’inizio della primavera;
Beltaine, il principio dell’estate, quando gli armenti venivano portati a pascolare all’aperto;
la festa del raccolto veniva celebrata a Bron Trogain, ad agosto, e indicava l’inizio dell’autunno.
Con il Samhain, il 1^ novembre, il bestiame veniva ricondotto al coperto, per l’arrivo dell’inverno.
Il 1^ novembre si celebrava anche l’inizio del nuovo anno. In quel giorno le guerre venivano sospese, venivano promulgate nuove leggi, si ratificavano i trattati e venivano rinnovati i contratti. Nelle antiche saghe, molte avventure prendono l’avvio in questo giorno.
Samhain era dunque la festa più importante dell’anno e, proprio per questo, si caricava anche di un altro significato….

Era il giorno in cui il tempo era come sospeso e aveva valore di eternità: la sera della vigilia, le anime dei morti tornavano a visitare le proprie dimore, le creature di altri mondi potevano manifestarsi liberamente ed era possibile incontrare dispettosi folletti, fate, streghe o demoni.
Per tenere lontane queste magiche presenze, al calar del sole, venivano accesi grandi falò di torba che venivano poi lasciati estinguere durante tutta la notte.

Nel corso dei millenni le varie dominazioni, a partire da quella romana, rinchiusero i Celti negli angusti confini dell’Irlanda, dove ancora oggi queste tradizioni sono molto vive e solo nel XIX secolo, quindi piuttosto recentemente, se la vediamo in prospettiva, questa tradizione sbarcò negli Stati Uniti, insieme a un gruppi di emigranti che lasciò il vecchio continente a seguito di una grave carestia che colpi tutto il centro Europa.

A partire dal Medioevo, la Chiesa Cattolica ha provato a sostituire a questi riti pagani quello della Commemorazione dei Defunti e la festa di Ognissanti.

Come per altre cose, però, la separazione tra sacro e profano non è, ancora oggi, ben definita.
In molte parti d’Italia è sempre viva la tradizione secondo cui le anime dei defunti portino doni ai bambini e in alcune zone è usanza, per l’occasione, lasciare un posto in più a tavola per coloro che non ci sono più.
Candele e lumini in casa e nei cimiteri segnano il cammino verso la Luce, sostituendo i falò di un tempo e un pò ovunque vengono preparati dolci tipici (pan dei morti, fave dei morti etc.).

Perfino le zucche intagliate non sono prerogativa statunitense. Qui in Toscana questo rituale veniva consumato ogni anno, alla fine dell’estate, ben prima che Jack O’ Lantern sbarcasse da noi.

 

Mentre facevo queste riflessioni pensavo a coloro che prendono le distanze da una ricorrenza che “non ci appartiene”.
Forse non ci appartengo i cappelli da strega e le maschere spaventose, ma esorcizzare quello che ci fa paura è un bisogno ancestrale, un retaggio che l’uomo si porta dietro assieme al desiderio di ritrovare i propri cari che non ci sono più.

E a coloro che pensano che “la festa di Halloween sia una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco” (giuro… l’ho letto davvero!) ricordo che STREGHE E FOLLETTI MALIGNI NON ESISTONO e che, a volte, bisognerebbe dare un senso e una misura a tutte le cose.

Mentre, invece, esiste la Morte, e un cristiano sa bene che non è da temere perchè non è definitiva, essendo stata sconfitta dalla Resurrezione di Cristo.

 

Dunque, sotto con gli scherzetti, stasera… ma non dimentichiamo le nostre radici e le nostre tradizioni.

😛

 

 

 

 


Un grazie ad Eleonora, di Coquinaria, da cui ho preso le nozioni storiche.

 

 

Se ti va, dimmi cosa ne pensi:

Join the Conversation

  1. Anche la mia nonna intagliava qui in toscana le “rificolone” per spaventare i morti e giocare con i suoi amici! ^^
    Infatti anche sul mio blog ho raccontato questa cosa, sono cose interessanti e utili da sapere e “demonizzare” una festa pagana ha veramente ben poco di utile e vero, dato che si tratta anche di NOSTRE tradizioni.
    Poi i pagani nemmeno credono al male, al diavolo o all’ inferno, figurati se gli dedicano una festa!
    Direi stasera di divertirci con amici e bambini senza nessun senso di colpa che vorrebbero addossarci in diversi 🙂
    La Chiesa ha da sempre tentato di “cattolicizzare” le feste pagane legate ai cicli della natura e così ha fatto con Dei e Dee che venivano adorate nei tempi antichi trasformandole in sante e santi.
    Un esempio in più è Yule…che è diventato Natale…passato Samhain ci dedicheremo a quello no?! 😀
    Buon divertimento a tutti!!!

    1. Cara,
      ho scritto che le streghe non esistono e poi ho pensato a te!!!
      ahahahahahahah
      Buona serata e un dolcetto virtuale alla tua cucciola!

  2. Buon divertimento a tutti voi! 😀
    Mi raccomando…fate un ricchissimo bottino!
    Un abbraccio a te e alle streghettine piccole!

Like
Close
Cooked & Written with
Tiny.Salt © Copyright by Angela Quaranta. All rights reserved.
Close