Panna cotta fragola e vaniglia

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Quant’è passato da San Valentino? 2 settimane?

Beh dai.. considerando che avrei ancora foto e ricetta di un cotechino in crosta, direi che sono ancora in tempo per un dolcetto cuoricioso.

Anche perchè poi è vero che ci si ama tutto l’anno, no?

Se poi avete un Dr. Stranamore da conquistare o un Mister Big  da stupire, io mi giocherei la carta di una cenetta romantica, che ha sempre il suo bel perchè.

E questo dolce potrebbe proprio fare al caso vostro. Come dire: due cuori e un cucchiaino! 😉

 

Panna cotta 1

 

panna cotta 2

 

Ah… il cotechino in crosta vi tocca il prossimo Natale.

Panna cotta fragola e vaniglia

Con queste dosi vengono più di due porzioni ma, fidatevi, serviranno anche quelle 😉

per la panna cotta alla vaniglia

500ml panna fresca

2 cucchiai zucchero

1 bacca di vaniglia

1 cucchiaino di agar agar

1 bacca di vaniglia (tagliata per il lungo e prelevati i semini dentro)

 

Per la gelée di fragole 

500 g di fragole

4 cucchiai di zucchero

il succo di 1 limone

agar agar (dipende dalla quantità di succo ottenuto)

 

Raccogliere i semi di vaniglia, incidendo per il lungo la bacca e mescolarli con la panna, lo zucchero e l’agar agar a freddo. Mettere sul fuoco fino a bollore.

A partire da questo momento, aspettare ALMENO 2 minuti, continuando a mescolare.

Procuratevi uno stampo da cupcakes, o qualcosa di simile, per tenere in bilico su un lato 6 bicchieri.

Spegnere il fuoco e versare la panna nei bicchieri, facendo attenzione a non sporcare i bordi. Lasciar raffreddare circa mezz’ora.

Nel frattempo, pulire, lavare e tagliare le fragole a pezzetti. Mescolare con zucchero e limone e porre sul fuoco a cuocere per circa 20 minuti. Quando le fragole saranno disfatte e avranno rilasciato il loro succo, spegnere e filtrare. Misurare il succo ottenuto per poter aggiungere la giusta dose di gelificante che è di 1 cucchiaino per ogni 500 ml di liquido.

Io avevo ottenuto circa 220 ml di succo e ho aggiunto acqua per arrivare a 250 g. In questo modo ho usato mezzo cucchiaino di agar agar.

Rimettere sul fuoco e far sobbollire per ALMENO 2 minuti.

Verificare che la panna cotta, nel frattempo, sia rassodata in modo da tenere la forma rigirando i bicchieri in bilico dal lato opposto. Versare il succo di fragola, facendo molta attenzione a non sporcare il bianco e il bordo del bicchiere. A questo punto non serve che far rassodare in frigo fino al momento di servire.

 

Nota

Nella ricetta, per ben due volte, ho scritto che bisogna far bollire l’agar agar ALMENO per due minuti. Questo tempo è cruciale per attivare il gelificante. Quindi, nel dubbio, meglio un pò di più che di meno.

 

Oggi è venerdì, quindi buon #GFFD

 

Firma2

 

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Se ti va, dimmi cosa ne pensi:

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  1. Ma perchè questo magnifico dolcetto vorresti dire che si può mangiare solo per S. Valentino??? Per me è perfetto ogni qual volta uno ne ha voglia!!!

    1. E’ perfetto in ogni occasione 😉

  2. O_O bellissima..copio copio copio ^_*

    1. Grazie 🙂

  3. Non ho mai usato l’agar agar e ne ho un timore quasi referenziale…
    in ogni caso con un dolce così non si sbaglia mai!

  4. Una domanda nasce spontanea Angela (per il semplice fatto che questo tipo di procedimento lo volevo fare anche io ma ancora non mi cimento):
    Il bicchiere dove lo hai appoggiato per far si che si gelatinasse così?
    E’ troppo bello…..e buono ovvio!

  5. Avevamo già visto la foto su celiacult…meravigliose foto!! Buon GFFD 😉

    1. Grazie 🙂

  6. Complimenti! Bellissima idea la sovrapposizione a cuore.
    Al prossimo GFFD

    1. Grazie, Fabi… anche di essere passato!

  7. Una domanda: ma le fragole vanno lasciate solo marinare col limone o vanno proprio cotte? Perché io dopo 20 min sul fuoco mi sono trovata con una sorta di marmellata… e l’ho usata così,senza aggiungere agar agar. ciao grazie

    1. Mir,
      le mie fragole non erano proprio mature e dopo una ventina di minuti erano sfatte e ne ho filtrato il succo e una parte della polpa. Effettivamente potrebbe volerci meno, a seconda della consistenza che si ottiene.
      L’agar agar era necessario per far tenere la forma in obliquo. Tu, con la consistenza che hai ottenuto, sei riuscita a far stare in posizione la purea di fragole senza l’agar?

      1. No, in effetti la purea di fragole nn era così dura da stare in obliquo… grazie x info e consiglio. Alla prossima 🙂

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